Philippe Leon nasci nel 1948 in Tunisia, in quale città?
“Sono nato a Tunisi come Claudia Cardinale, Sandra Milo, Luca Ronconi, Jocelyne fra i più famosi. A Tunisi c’era una comunità Italiana, mia mamma è Francese, mio padre Italiano di Roma, io ho una doppia nazionalità Francese e Italiana. Ho scelto di vivere in Italia perché mio padre lavorando al Ministero del Tesoro si era trasferito da Marsiglia a Roma, mentre tutti i miei cugini sono rimasti in Francia. Io ho vissuto un periodo a Roma, poi a Milano e a Parigi."
Quanti
anni sei vissuto in Tunisia?
"Ho vissuto a Tunisi fino a 14 anni, poi ho raggiunto un mio
zio a Marsiglia che aveva aperto un night club vicino al porto ed io sono andato a vivere con lui. Ho
iniziato ad assaporare la vita cantando qualche canzone nel locale e
immergendomi nella vita notturna marsigliese fino a 16 anni.”
Quando è iniziata la tua carriera di compositore e autore fra i più importanti nel panorama internazionale?
“Nel 1972 ho vinto il premio come migliore compositore
Europeo in Usa con una canzone francese che diceva Fraternitè, Egalitè e Libertè
,diretto da Augusto Martelli, in cui facevo osservare che i francesi avevano regalato
la statua della Libertà agli Americani i quali si facevano pagare per farcela
visitare con grande approvazione del pubblico e della giuria. Allora vivevo con molti cantanti ed ho capito
che non volevo fare il cantante nonostante avessi una giusta voce perché è una
vita molto disordinata, sempre in viaggio e circondati da molte persone che non
sempre sono vicine per motivi di affetto. La mia dote di cantante la utilizzo
per far capire agli altri interpreti le mie composizioni e cantare serve anche
a me per scrivere e comporre i miei brani, capire la parola o l’emozione giusta
da trasmettere per poterla insegnare agli interpreti nel modo corretto, perché ogni
parola ed ogni frase ha un significato che non sempre viene capito e devo
riuscire a far comprendere il brano per una esecuzione ottimale dell’artista. L’esperienza
più grande l’ho avuta con Loredana Bertè per 15 anni in cui sono riuscito ad
impormi come autore dei suoi brani, fra cui “Amici non ne ho” con cui ha
partecipato al festival di Sanremo nel 1994 , lavorare con lei mi ha aperto
molte porte facendomi conoscere, componendo successivamente brani per moti
artisti.”
Come e quando hai deciso che scrivere e comporre brani
sarebbe stato il tuo lavoro?
“Ho
iniziato giovanissimo nel momento in cui prima di studiare musica, ho avuto la
mia prima chitarra e suonando pezzi semplici in giro di Do o con tre accordi,
ho riscosso successo con le ragazze. Ho continuato poi a comporre scoprendo che
spesso il successo di un brano può essere
dato da poche parole o addirittura una sola, ricordo che nel 1992 ho
scritto un brano per Rosalinda Celentano con cui ha vinto il Festival Bar e che
diceva “quanti treni, quanti treni quanti treni ho preso per te”. Importante in
questa arte del comporre è scoprire la genialità di una parola che trasmette
contenuti e sentimenti che il pubblico fa suoi decretandone il successo. Il
bello del compositore è che non essendo personaggio pubblico posso fare ciò che
amo fare senza avere i problemi dovuti alla notorietà. Sono orgoglioso di avere
composto un brano dell’ultimo disco di Mina e Celentano, perché sono il top
nella musica ed essere scelti fra moltissimi autori che si propongono a loro è
un traguardo raggiunto, che spero si ripeterà con altri artisti. Non si finisce
mai di comporre e cercare di dare brani unici, e proporsi a personaggi di fama
ed esperienza indiscussa permette anche una crescita artistica, personalmente
un brano per me è un figlio, questo figlio avrà un futuro radioso o incerto
secondo a chi lo consegni. Proporre un brano ad un interprete significa fare un
lavoro psicologico in cui devi far capire il processo creativo e artistico che
ha portato alla nascita del brano, sarebbe
auspicabile che l’autore parli almeno due o tre lingue per poter spiegare e
farsi capire e trasmettere anche il suono della lingua molto importante, essere
autori è un po’ essere giullari.”
Citare tutte le collaborazioni lavorative e raccontare la
tua vita non serve un articolo ma un libro autobiografico , hai mai pensato di
scriverlo ?
“Non ci ho mai pensato e sarebbe molto complicato scriverlo
, troppe le persone che fanno parte della mia vita”
Cosa ti appassiona oltre il comporre?
“L’arte mi appassiona, la pittura, la scultura mi
trasmettono forti emozioni, per questo ho deciso di dedicarmi alla scoperta di
nuovi talenti da far conoscere. Vorrei organizzare delle mostre e degli eventi per
promuovere nuovi artisti.“
Artista a tutto tondo, eccellente compositore, grazie per averci donato tanto. Un abbraccio affettuoso!
RispondiEliminaConcordo
Eliminaio lo ammiro moltissimo è unico ..
RispondiEliminaUn artista eclettico e con una cultura ampissima, un vero cittadino del mondo
Eliminaè un artista di rara generazione lo adoro ..by milena
RispondiEliminaNon posso che concordare
EliminaMah fece un provino alla mia ex ragazza tanti anni fa e più che professionale fece il marpione facendo capire che oltre alla musica era interessato ad altro infatti ..la mia ex rinuncio a seguirlo a Milano ..e dovendo pagare mi pare 6 milioni delle vecchie lire per il disturbo!lo stesso atteggiamento lo ebbe cn un altra amica della mia ex ma nn so cm andò a finire ..scrivo questo perché alcune avance le faceva anche davanti a me che ero poco più che 20enne ..ma non reagii cn la violenza anche perché era una persona molto più grande di me e nn volevo causare cose che mi avrebbero danneggiato a livello legale.. infatti parlai cn la mia ex e insieme ne parlammo ai genitori che ci consigliano di lasciar perdere tutto..questa è stata la nostra esperienza cn questo individuo!
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