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giovedì 1 luglio 2021

Un tesoro nascosto lo Studiolo del Vescovo di Lucca

PH: Lucio Ghilardi foto tratta da "Un Archivio un Palazzo una città. L'Archivio Storico Diocesano di Lucca dal VII al XX secolo"
a cura di Marcello Brunini 
Ed. maria pacini fazzi editore
 

All'interno del Palazzo Arcivescovile di Lucca alle spalle dell'abside del Duomo di San Martino si trova lo Studiolo un vano di 18 mq con un unica finestra che si affaccia sul sottostante Piazzale Arrigoni.
Lo Studiolo è completamente decorato con lo stile a grottesca ricco di soggetti come uccelli, animaletti e figure ibride, la tecnica usata è la tempera con abbinamenti cromatici a contrasto che si esaltano a vicenda.
Le pareti hanno una zoccolatura alta 1 metro costituita da motivi geometrici in finti marmi policromi racchiusi da una cornice marrone.
La zoccolatura è sormontata da 15 erme a formare un loggiato.
Il motivo pittorico ricorrente sono le cariatidi che acquisiscono anche una valenza architettonico scultorea quando dipinte in abbinamento di un pilastro. 
Il soffitto è suddiviso in tre rettangoli dipinti con scene diverse, al centro una fiamma e lateralmente una scena di caccia e una di pesca. 
La brillantezza dei colori e la finezza dei disegni caratterizzano un ambiente fiabesco carico di mistero.
 
PH: Lucio Ghilardi foto tratta da "Un Archivio un Palazzo una città. L'Archivio Storico Diocesano di Lucca dal VII al XX secolo"
a cura di Marcello Brunini 
Ed. maria pacini fazzi editore 



La Dott.ssa Beatrice Maria Chiti ha effettuato degli studi molto approfonditi sullo Studiolo in cui emerge un restauro nel 1970 molto invasivo che ne ha irrimediabilmente compromesso molte parti rendendo di difficile interpretazione il complesso pittorico. Le grottesche di questo studiolo ad oggi non hanno una paternità e dagli studi storico artistici della Soprintendenza dovrebbero risalire al XVIII secolo.
Cit. "Lo Studiolo è l'unico esempio completo conservato in Lucca di ornamento a grottesche Settecentesco" per la precisione un altro esempio è contenuto in un salottino di Villa Mansi a Segromigno, ma meno ricco e importante nei motivi. Lo stemma della famiglia lucchese dei Guidiccioni che ha dato alla Diocesi di Lucca tre Vescovi a cavallo fra il Cinquecento e il Seicento ha aiutato nella datazione delle grottesche di questo Studiolo fornendone una parziale interpretazione del loro significato in base alla personalità dei committenti Vescovi che intellettualmente lo hanno abitato arricchendolo dei loro interessi per le culture Egizia e Greco romana. Anche l'Astrologia e l'Alchimia potrebbero essere una ulteriore chiave di lettura critica di queste grottesche ma il mistero continua ad aleggiare su questo piccolo tesoro nascosto ai più. 


Ho scoperto questo tesoro d'arte attraverso la Dott.ssa Beatrice Maria Chiti che ha dedicato molto tempo per lo studio e ricerca su questo Studiolo. Nel volume della maria pacini fazzi editore "Un Archivio un Palazzo una città. L'Archivio Storico Diocesano di Lucca dal VII al XX secolo" a cura di Marcello Brunini si trova il risultato di questa interessante ricerca insieme ad altre preziose informazioni. L'Archivio Storico Diocesano di Lucca contiene sicuramente un'inestimabile valore con la documentazione di secoli di storia che sono alla base della nostra comunità.
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