Linda sei Italotedesca nata a Iserlhon nel 1975. Dove vivi
attualmente?
"Vivo tra Salerno e Milano, viaggio spesso per lavoro per cui non ho una sede fissa."
Quale è la tua parte Italiana?
"Mio padre è Italiano del Cilento"
Sei Laureata in Scultura all’Accademia di Belle Arti, dove
hai svolto i tuoi studi?
"Mi sono laureata in scultura all'Accademia di belle Arti di Napoli."
In una tua affermazione dici : “Le bambine giocavano con le
bambole, io giocavo con la terra”, ne deduco che già da piccola l’arte faceva
parte di te, quando hai deciso che sarebbe stato anche il tuo lavoro?
"Si, è una mia affermazione, più che altro è una riflessione sulla mia formazione avvenuta in maniera istantanea in tenerissima età. Da bambina avevo tante passioni. Mi piaceva modellare, ricordo mia madre che mi comprò un kit di plastilina per giocare. Nel periodo estivo con gli amici giocavo nel giardino sotto casa, ecco lì io mi divertivo a pasticciare, realizzavo con il fango piccoli pupazzi di terra. Col tempo ho capito che questo gioco stava evolvendo in una professione. Ho investito su me stessa, acquistando tornio, forno e tutti gli strumenti necessari per il modellato, quasi 15 anni di sacrifici per mettere su un laboratorio e un Atelier dove allestisco quadri e sculture."
Trai ispirazione dall’amore in tutte le sue forme, hai
scelto il rospo di una favola dei fratelli Grimm “Il Principe Ranocchio” per
rappresentare questo sentimento, il Rospo è anche metafora di esclusione, senso
di inadeguatezza e non accettazione di se stessi, ma è anche simbolo della
fragilità umana e della capacità di
compassione dell’uomo verso il meno fortunato, una capacità che permette di
scoprire la bellezza ovunque, nella versione Disneyana la Principessa bacia il
Rospo che diviene un bellissimo Principe,
nelle tue opere il Rospo è simbolo anche del bacio massima espressione
dell’amore universale. La tua fantasia creativa è stimolata solo dal mondo
Fantasy o altre realtà alimentano la tua vena artistica?
"Si è proprio così, il Rospo potrebbe essere anche la metafora dell'inadeguatezza, spesso ci sentiamo rifiutati, proprio come il Principe Ranocchio; le motivazioni possono essere varie, forse perchè il nostro aspetto il nostro modo di porci non è gradito. Veniamo giudicati senza essere ascoltati, senza essere capiti e poi fraintesi. Nella versione originale della fiaba il maleficio del Rospo non viene sciolto da un bacio ma bensì dalle lacrime della Principessa. Non c'è nessun bacio, con la trasposizione da paese in paese il racconto viene arricchito e reso in Italia molto più romantico. Penso che la realtà e la fantasia siano due mondi paralleli, la fantasia è necessaria per colorare la nostra esistenza; è la poesia, l'allegria che tutto trasforma, mi sono ispirata alla fiaba dei Fratelli Grimm perchè nel racconto percepisco il senso della condivisione, il bisogno di non sentirsi soli e abbandonati. L'amore universale è la forza che ci sostiene quando la vita ci è avversa, amore e dolore."
Realizzi sculture in cui sovrapponi e assembli altri
materiali quali: tessuti, resine, metallo e cemento. Come nasce l’esigenza di
utilizzare questi materiali?
"I materiali che utilizzo sono indispensabili per completare le mie sculture, Mi piace molto sperimentare."
La terra cotta bianca è il tuo materiale preferito?
"Uso argilla bianca perchè mi permette di vedere meglio quello che modello."
Hai mai pensato all’utilizzo di materiali di riciclo per le
tue opere?
"Non so se posso parlare chiaramente di "riciclo" spesso utilizzo abiti personali ancora integri, praticamente li prelevo direttamente dal mio armadio."
Sei insegnate di discipline plastiche. Dove insegni ? Chi
sono i tuoi allievi?
"Esercito la mia professione di insegnante in Basilicata a Potenza presso il Liceo Statale "Walter Gropius", Liceo Artistico/Coreutico/Musicale. Una delle migliori scuole e posso dirlo con fermezza. Una scuola sostenuta dalla grandissima professionalità del corpo docente. Nel Musicale abbiamo alunni preparatissimi che eseguono concerti all'estero. Nel Coreutico alunni che sono stati invitati ad esibirsi sul palco del Circo Massimo a Roma accanto all'artista Roger Water polistrumentista dei Pink Floyd. I miei alunni sono ragazzi che scelgono questa scuola perchè hanno voglia di esprimersi, sono ragazzi che arrivano con un semplice album da disegno e una matita. Ciò che creano su quel foglio è tutto il loro mondo. Sta a noi insegnanti il compito di seguirli, ascoltarli e di approfondire le loro conoscenze e capacità."
Quale è l’insegnamento più importante che vorresti
trasmettere a loro?
"Quello che cerco di insegnare ai ragazzi è di avere più fiducia nelle loro capacità, un piccolo fallimento deve essere visto come un normalissimo passaggio di crescita."
A quali progetti artistici ti stai dedicando ?
"In questo momento stò portando avanti il tema dell'Amore Universale, ultimando nuove sculture."
Progetti futuri ?
"Il mio staff stà organizzando una serie di mostre da presentare un pò in giro per l'Italia."
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