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Lettori fissi

martedì 27 gennaio 2015

27 Gennaio "Giornata della memoria " riflessione sull'olocausto


  La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

Miei cari lettori oggi è il "giorno della memoria" per non dimenticare e non far ripetere errori che hanno portato ad orrori tremendi nella seconda guerra mondiale 1940-1945. Voglio contribuire nel mio piccolo anche io a diffondere e non far perdere il ricordo di ciò che è stato un evento criminale di massa, una dominazione del male assoluta. Sono mamma e vedere foto, video, sentire il  racconto dei sopravvissuti, mi provoca un dolore nell'anima; se penso a cosa avrei fatto io per salvare mia figlia, la mia famiglia o me stessa, provo un senso di soffocamento e angoscia infinita. Penso che i sopravvissuti a questa esperienza siano persone di una umanità superiore perché i crimini commessi su di loro sono così efferati che essere sopravvissuti ad essi senza impazzire è eroico.

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Mia nonna mi ha raccontato spesso del dolore di una sua vicina costretta a scavare due fosse per seppellire i due figli uccisi davanti a lei dai tedeschi, e delle famiglie con figli maschi nascosti nella Certosa di Farneta Lucca impiccati con il filo spinato e spogliati di tutti i loro averi prima di essere uccisi. Mia mamma aveva meno di 10 anni quando i tedeschi gli hanno puntato il mitra in viso minacciando di fare fuoco su tutta la famiglia se non dicevano dove si erano nascosti i partigiani, solo un miracolo li ha fatti andare via inseguendo coloro che cercavano che nel frattempo erano per fortuna della mia famiglia scappati.

L'olocausto ha macchiato con la sua cieca crudeltà il genere umano, non solo chi ha commesso il crimine ma anche chi non ha fatto niente per fermarlo e si è coperto gli occhi, a mio avviso l'intera società in tutti i suoi livelli è responsabile. Alla luce di molti eventi attuali dal terrorismo ai conflitti, ingiustizia sociale, sfruttamento umano e non solo, che dilagano ovunque, posso affermare che l'uomo è poco cambiato e non impara dagli errori.
Spero che giornate come questa con una adeguata informazione, facciano riacquistare un sentimento di umanità che troppo spesso si perde.
Molti carnefici sono vissuti senza pagare per i loro crimini lavando la loro coscienza inquinata da ideologie pazze nel sangue di innocenti, vorrei avere una fede più forte per capire e perdonare, ma nessuna religione o credo possono giustificare queste barbarie.
Posso solo affermare che molti sono ancora capaci di comportamenti efferati e diffondono terrore, personalmente voglio avere la forza di reagire e non soccombere all'ingiustizia, per non dovere affrontare un giorno come salvare la mia famiglia dalla follia umana.


 
Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d’inverno.

Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi alzandovi;
ripetetele ai vostri figli.
 

Fondazione Museo della Shoah
  

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